Ci prendiamo cura di loro ogni giorno, ma chi si prende cura di chi ci cura
È una domanda che, tra le corsie e le aule universitarie, rimbalza sempre più forte. Perché oggi non basta aprire le porte dell’università a migliaia di nuovi studenti di professioni sanitarie: serve far sì che, una volta formati, restino. Restino non per dovere, ma perché trovano un sistema che li valorizza, li ascolta e li accompagna lungo tutta la loro carriera
Negli ultimi giorni è arrivata una notizia che, a prima vista, suona come un’ottima novità per il nostro sistema sanitario: per l’anno accademico 2025-2026 il Ministero ha autorizzato 36.923 posti nei corsi di laurea delle professioni sanitarie. Si tratta di un incremento del 3,8% rispetto allo scorso anno, un segnale di investimento e attenzione verso un settore che da tempo chiede rinforzi.
Numeri importanti, certo. Ma, come spesso accade, la realtà è un po’ più complessa: portare più studenti nelle aule universitarie è solo il primo passo. Il vero punto critico è garantire che, una volta formati, questi professionisti restino, crescano e scelgano di continuare a lavorare nel nostro sistema sanitario
Un settore che fatica a trattenere energie
Da anni la sanità italiana vive un lento logoramento, accelerato dalla pandemia. Pensionamenti, dimissioni, carichi di lavoro pesanti e un morale non sempre alto hanno reso più difficile trattenere chi c’è e motivare chi arriva.
L’aumento dei posti universitari può tamponare le carenze nell’immediato, ma senza un intervento sulle condizioni di lavoro e sulle prospettive di carriera, rischiamo di alimentare un “rubinetto aperto” in cui più personale entra… ma altrettanto ne esce.
Infermieristica: pilastro imprescindibile, ma in bilico
Con oltre 20.000 posti disponibili, Infermieristica resta il cuore dell’offerta formativa. Eppure, c’è una lieve flessione rispetto allo scorso anno e, soprattutto, una geografia disomogenea:
- Sud Italia: posti subito esauriti, alta domanda e forti aspettative di inserimento
- Centro-Nord: posti vacanti, segnale di attrattiva minore o di offerte occupazionali percepite come meno vantaggiose
Questo squilibrio evidenzia la necessità di strategie mirate: non basta aumentare i posti, bisogna renderli accessibili e appetibili nei luoghi dove servono di più.
Perché tanti professionisti se ne vanno
Molti giovani laureati, dopo pochi anni, cambiano strada. Alcuni scelgono di andare all’estero, altri cercano settori meno usuranti. Le motivazioni ricorrenti:
- Stipendi poco competitivi rispetto alla responsabilità e al carico emotivo del lavoro
- Turni e orari logoranti, spesso senza adeguati rinforzi di organico
- Poche opportunità di crescita, sia dal punto di vista professionale che economico
- Burnout, frutto di stress costante e scarsa tutela del benessere psico-fisico
Come rendere attrattivo il “restare"
La soluzione passa da due piani: quello materiale e quello valoriale.
Da un lato, servono contratti stabili, prospettive di carriera chiare, retribuzioni più eque, formazione continua e ambienti di lavoro inclusivi.
Dall’altro, occorre recuperare la narrazione di queste professioni, mostrando alla società – e a chi sceglie di intraprenderle – quanto siano vitali, complesse e ricche di significato.
Perché scegliere di restare non dovrebbe essere un atto di resistenza, ma una decisione motivata da opportunità, riconoscimento e senso di appartenenza.
Oltre i numeri
Aumentare i posti universitari è un segnale positivo, ma è soltanto l’inizio. Senza un lavoro serio sulla qualità della vita professionale e sul riconoscimento del ruolo, rischiamo di investire in formazione per alimentare i sistemi sanitari di altri Paesi. È una questione di lungimiranza: prendersi cura di chi si prende cura di noi.
Solo così si costruisce un sistema sanitario che non sia costretto a vivere in emergenza, ma possa programmare, cres
Un invito al confronto: costruiamo insieme il futuro delle professioni sanitarie
In Dottorjob crediamo che il valore delle professioni sanitarie non si misuri solo in numeri, ma nelle storie, nelle esperienze e nelle idee di chi ogni giorno vive questo mestiere con passione e dedizione.
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